Il Progetto Natalizio
Approfondimenti sul Progetto Natalizio "È scomparso Babbo Natale"
L’evento online www.youtube.com/c/OfficineMusicaliAPS dal titolo “È scoparso Babbo Natale?” della sera di Natale 2020, che ha coinvolto sei scuole dell’infanzia di tre comuni, ha visto un lavoro preparatorio molto lungo e articolato, un vero e proprio progetto, perchè doveva avere una valenza educativa in quanto rivolto alle famiglie e principalmente ai bambini piccoli. Abbiamo chiesto ad una esperta di educazione, la Prof.ssa Clara Mondin ex preside dell’istituto comprensivo scolastico di Uboldo e Origgio, il suo parere sul valore educativo di questo evento.
Quale è il senso educativo di questo lavoro?
L’attenzione di Officine Musicali per l’infanzia attraverso la messa in opera dello spettacolo di burattini e artisti dal titolo “ E’scomparso Babbo Natale?” significa per un’Associazione di Promozione Musicale un’apertura di credito nei confronti delle nuove generazioni, con la piena consapevolezza che solo costruendo schemi mentali e strutture personologiche sensibili al richiamo della musica in tutte le sue forme si possa non solo ampliare un pubblico alfabetizzato musicalmente , ma più forte emotivamente perché capace di cogliere quelle sfumature proprie delle emozioni e delle sensazioni e delle percezioni che solo la musica sa provocare.
Cosa ci può confermare quanto appena da lei asserito?
Ci dà la conferma di ciò il lavoro prodotto dalle menti e dalle mani dei bambini che, a fronte del mandato di Officine Musicali di disegnare il mondo della RI-Nascita, hanno donato contributi che la struttura di un adulto, più rigida e strutturata, avrebbe avuto difficoltà ad esprimere.
Cosa impariamo da quanto fatto dai bambini in questo evento?
Così i piccoli allievi hanno segnalato al mondo adulto l’urgenza di:
- ritrovare TUTTI gli affetti familiari e magari….con la neve attorno (sono con la mia famiglia e sto giocando con la neve e sono felicissima);
- recuperare il gioco di relazione e di co-progettazione ( vorrei montare i ROBOT con i miei amici/giocare tutti insieme/ andare al parco giochi);
- ritrovare con i familiari il senso della spiritualità attraverso il rapporto spirituale verso l’alto e verso l’altro ( andare con i nonni in Chiesa a pregare / abbracciare sempre le mie amiche).
La famiglia è riconosciuta come “regalo”, un “regalo rosso con i brillantini” che sa di atmosfera natalizia, e apre ad orizzonti sereni e di luce affettiva.
Inoltre i “viaggi e i miraggi” dei bambini ci offrono una città “arcobaleno”, perché l’arcobaleno non è solo l’ ”andrà tutto bene”, ma è anche un progetto e i bimbi lo hanno bene in mente:
un paese con percorsi da correre, con giostre e scivoli, strade brulicanti di persone, case colorate e una scuola:
- In cui si creano amicizie per sempre perché si fondano su relazioni autentiche e reti di persone capaci di sostenerle;
- In cui le emozioni si imparano a leggere, non si rimuovono;
- In cui l’abbraccio è l’apertura di ogni giornata.
Ciascun asilo con le sue maestre, cosa hanno pensato i bambini con le loro maestre quando hanno realizzato i lavori che abbiamo visto?
Siamo vicini alla scadenza del 2030, data importante per l’obiettivo di un mondo più sostenibile e pulito.
Così i bambini l’hanno pensato:
un mondo non ancora stanco dei colori, con un mare dal fondale armonico di libertà e pace;
un mondo con la pioggia arcobaleno e i boschi in cui le radici raccontano al cielo e i tronchi ti sussurrano pensieri: basta appoggiare la testa per ascoltarli;
un mondo in cui il magico silenzio della neve, capace di rallentare il mondo per farlo rivivere, insegnerà all’uomo ad entrare con grazia nell’universo per abitarlo con rispetto e ordine .
Fare una musica in modo “pensato” ci porta ad accogliere e a sostenere percorsi di educazione alle emozioni attraverso provocazioni musicali, perché nel “ fare quotidiano” spesso perdiamo questo pensiero e perdiamo le note che ineludibilmente lo accompagnano.